SESTA MISSIONE

6-15" Fuoco Nemico "

di Stefano Lamperti


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TITOLO: 6-15 Fuoco Nemico
AUTORE: Stefano / T'Vol
D.S.: 63770.7
D.T.: 8/10/2386
LUOGO: Utopia Planitia
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*** USS Wayfarer, Plancia, D.T. 8/10/2386 ore 19:00 ~ D.S. 63770.7 ***
 
Tutta la Plancia era attonita.
“Ma dove siamo finiti?”, disse Xabaras, sconvolta.
“In un dannato cimitero”, rispose Kiron, materializzatosi dietro di loro.
Kiron era sopraggiunto sulla plancia di comando, nessuno sembrava essersi accorto della sua presenza sino a quel momento, forse perché tutti troppo concentrati sulle immagini che da qualche minuto solcavano lo schermo principale.
 
“Ormai non posso che pensare che ciò che mi è stato detto dall’Ammiraglio Rusca non possa che essere vero, anzi se possibile più agghiacciante di quello che pensavo..”
 
Kiron aveva un tono grave, ma come di chi, più che parlare a qualcuno, sta pensando a voce alta intento a capire e vagliare il peso delle proprie parole.
Tutti gli ufficiali in plancia si girarono verso di lui con sguardi attenti e preoccupati.
Il primo ad assumersi il compito in quel momento non facile di spezzare il silenzio fu il Primo Ufficiale Rumar:
 
“Capitano, stiamo rilevando diversi frammenti di Navi in tutta l’area circostante alla  Wayfarer, tre di esse dovrebbero essere quasi certamente Federali e una quasi sicuramente Romulana e…”
 
Kiron fu in quel momento come destato e con uno sguardo veloce guardò Rumar.                                     
 
“Ho visto Signor Rumar, le analisi di T’vol sono state più che esaurienti mi pare…” Rumar però proseguì continuando la frase interrotta da Kiron “…e quello che mi chiedo comandante  è se sia sicuro rimanere qui, in questo momento, e se ci sia qualcosa da sapere a riguardo a questa missione, perché quello che stiamo rilevando fa pensare a tutto tranne che ad una visita di piacere o ad una semplice missione di soccorso..”
 
Kiron sentiva tutti gli sguardi rivolti verso di lui ma parve non perdere il controllo.
 
“Non vi ho già forse detto che l’ordine di venire qui arriva direttamente dal Comando Federale e che se ci fosse stato anche solo il minimo rischio di incorrere in pericoli di certo non ci avrebbero mandato qui da soli..” questo diceva, non già perché ne fosse convinto, ma perché voleva tranquillizzare tutto l’equipaggio.
 
A quel punto il consigliere Kublik si girò guardando diretto negli occhi Kiron e alzandosi disse:
“Oh  andiamo Michael, è ora che tu ci dica qualcosa… Non è possibile che tu non sappia qualcosa di più, siamo stati scaraventati qui in men che non si dica senza neanche il tempo di capire cosa stava succedendo, da un misterioso ordine del Comando Federale, e per di più abbiamo a bordo un Ammiraglio… e non credo che sia venuto a controllare come rifacciamo i letti nelle nostre camere… tu dici che siamo in un cimitero di navi, vediamo detriti di navi Federali e quasi sicuramente una di queste è la Slocum…” tutti erano in silenzio ma si capiva che la domanda successiva era l’esternazione del pensiero di tutti… “cosa sta succedendo…?” concluse Erjn.
 
“La Wayfarer è una nave della Flotta Stellare, formata da ufficiali che hanno prestato il giuramento di eseguire tutti gli ordine che saranno impartiti dal Comando e da chi in ogni momento lo rappresenta, e in questo momento gli ordini che vengono dati sono di proseguire le analisi su questi detriti e capire il più velocemente cosa sia accaduto qui qualche giorno fa…” la voce dell’Ammiraglio Rusca tuonò alla spalle di Kiron… anche lui aveva raggiunto la plancia di comando..
 
Anche Kiron  restò stupito da questo intervento di Rusca… ormai era abbastanza seccato di ricevere interferenze dall’Ammiraglio e soprattutto di dover mentire ai suoi uomini..
Kiron avrebbe voluto già da tempo informare gli ufficiali più vicini a lui della situazione che si stava via via sviluppando perché non avrebbe mai voluto nascondere la verità ai suoi collaboratori e poi perché così avrebbe potuto anche confrontarsi su come affrontare al meglio la situazione…
 
Erjn rimase sorpresa dalle parole dell’Ammiraglio, pensava che non era giusto sentirsi additata di non rispettare degli ordini per il solo fatto di porsi domande e volere delle risposte su una missione in corso, e lo stesso pensarono gli altri ufficiali..
 
Kiron sentendo il peso dello sguardo degli ufficiali su di se si girò verso Rusca quasi di scatto…
 
Elisabeth Stern era l’ufficiale più vicino a Kiron, era salita in plancia per curiosità più che per necessita, ma il movimento brusco di Kiron, le fece temere che la presenza di un medico potesse essere molto d’aiuto… in una frazione di secondo pensò però che forse sarebbe stato meglio fermare Kiron perché un impulso del momento avrebbe potuto provocare danni fisici all’Ammiraglio, ma forse ben più gravi danni in termini di carriera al Comandante della Wayfarer.
 
Elisabeth era già pronta ad intervenire con una delle mosse di difesa che stava mettendo appunto prendendo spunto dalle arti marziali klingon …
L’intervento non si rese però necessario perché la voce di T’Vol richiamò improvvisamente l’attenzione di tutti…
 
“Capitano, i sensori ci avvisano dell’avvicinamento di una nave a velocità sostenuta…” T’Vol che per tutto il tempo, incurante delle parole dette in quei concitati minuti, era sempre stato con lo sguardo sul monitor ad analizzare dati, avvertì i presenti con voce calma.
Kiron si voltò verso T’Vol incurante dell’Ammiraglio “Che nave? È stata identificata…?”
“Non ancora Capitano…” intervenne Hill che pur avendo prestato la massima attenzione alla discussione era anche impegnato come T’Vol a curare le letture dei sensori…
 
“È ancora troppo lontana ma alla velocità con la quale procede ci vorranno pochi secondi…” passarono pochi istanti “ecco, ci siamo quasi.” disse Hill.
 
Tutto l’equipaggio era teso ed il silenzio avvolgeva tutti e tutto come una fitta nebbia..
 
“È un Falco Romulano. ” disse T’Vol “Si sta avvicinando all’ammasso di detriti dalla parte opposta alla nostra, ma una volta raggiunti tra di noi ci saranno solo pochi chilometri di distanza…”
 
“Ci mancavano solo i Romulani!” sbottò preoccupato Rumar..
“Il confine Romulano non dovrebbe essere a più di 20 anni luce…” disse Ristea, che fino a quel momento era stato in silenzio, con tono nervoso..
 
La nave Romulana intanto sembrava star analizzando l’ammasso di lamine metalliche lucenti che si distribuivano su un’ampia superficie e non sembrava particolarmente interessata alla Wayfarer.
 
Hill si girò verso Kiron “Capitano dobbiamo attivare i sistemi di difesa, eseguo il nuovo protocollo che ho messo a punto su Utopia Planitia?”
 
Al sentire le parole di Dawson tutto l’equipaggio parve rassicurato, il sapere di essere dotati di un nuovo protocollo di sicurezza e per di più messo a punto da Hill era un sicuro sollievo per tutti..
 “Sì!” ordinò Kiron e con lui, anche se solo col pensiero, lo urlarono tutti i presenti.
 
 “Fermo lì Signor Hill!” Rusca gelò improvvisamente la plancia “Non è necessario. Manteniamo una pozione neutrale nei confronti della nave Romulana.”
 
Ancora una volta tutti furono sorpresi e Kiron ormai giunto al limite della sopportazione stava per reagire, ma con un grande sforzo di autocontrollo riuscì a non saltargli al collo.

“Ammiraglio non vorrei contraddirla ma credo sia molto più prudente applicare le misure di sicurezza suggerite dal Signor Hill…”

“Capitano la nave Romulana si sta armando..” disse con voce fredda T’Vol mentre la nave passava automaticamente alla condizione rossa.
 
Il sangue dei presenti si gelò ulteriormente e Rusca, suo malgrado, rimase ferocemente stupito.

“A tutte le sezioni: tutti gli uomini ai propri posti!” Ordinò Rumar.
   
“Massima energia agli scudi! Signor Hill, metta subito in atto il nuovo protocollo difensivo.” urlò prontamente Kiron..
 
Un lampo bianco sul monitor abbagliò gli ufficiali in plancia e subito dopo un suono sordo fece vibrare la pareti.
Pochi secondi e si sentì un altro colpo… Fumo e scintille scaturirono improvvisamente da alcune console e un odore acre si diffuse nell’ambiente circostante.
 
“Troppo tardi..” disse tra se Kiron e rivolgendosi ai suoi ufficiali chiese un rapporto sui danni subiti.
 
“Siamo stati colpiti da due colpi.. sto ancora  rilevando i danni” disse T’Vol..

“Capitano, il sistema difensivo è stato danneggiato.” disse Hill.

“Chi ci ha colpiti, chi ci ha colpiti… ?” Chiese concitato l’Ammiraglio..

“Ma chi vuole ci abbia colpito!?!” rispose sarcasticamente Kiron.
 
Non fece in tempo a finire la frase che un altro forte colpo fece vibrare la Wayfarer tanto che la Stern perse l’equilibrio cadendo per terra vicino a Kiron e T’Vol fu sbalzato dalla sua poltrona..
Anche gli altri ufficiali furono provati dall’urto e l’Ammiraglio cadde goffamente all’indietro contro l’ascensore all’entrata della plancia..
 
Kiron tenendosi saldo con le mani alla console, riuscì però a vedere sullo schermo una nube bianca, anche i detriti erano stati apparentamene colpiti..
 
“Non possiamo restare qui come un bersaglio, allontaniamoci!” gridò.

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Lt.Cmdr.
Dawson Hill
Chief Tactical Officer - USS Wayfarer NCC-62925
Combadge: tiburon75@aliceposta.it
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